Prestiti: problemi e benefici del credito al consumo
Se è vero che credito al consumo e prestiti personali sono un' ottima via di fuga per chi non vuole rinunciare all' acquisto di beni e servizio, è anche vero che a volte simili vie di fuga sono abbastanza insidiose e possono nascondere dei rischi inaspettati per i consumatori. Questo tema è stato oggetto del seminario sul credito al consumo dal titolo: Nuove problematiche, nuove tutele, messo in atto dal Movimento della Difesa del Cittadino presso la sede Universitaria degli studi di Roma3.
Tutto ha avuto inizio da un' indagine realizzata dalla Commissione Europea all’ inizio del 2012, dalla quale è emerso che due terzi dei siti di credito al consumo esaminati (circa il 70%) non rispettava le norme vigenti in materia di trasparenza e corretta informazione al cliente. In Italia, in particolare, su 15 siti esaminati soltanto 3 sono risultati idonei alla direttiva comunitaria adottata per disciplinare il credito al consumo. A tal proposito è intervenuto Massimiliano Dona, Segretario generale dell’ Unione Nazionale dei Consumatori, il quale ha spiegato come i consumatori spesso finiscano vittime di un inganno, quando puntano con estrema fiducia su prodotti che promettono “pagamenti a rate con interessi pari a zero”, senza, aggiungere nello specifico che si tratta del TAN e non del TAEG.
Oggetto di discussione nel corso del seminario è stato anche un altro punto:
Logicamente esiste anche chi se ne approfitta della situazione ed in questo caso promette di cancellare i dati registrati in cambio di un buon compenso remunerativo, che in determinate circostanze può arrivare a cifre di diverse migliaia di euro. In realtà, i consumatori dovrebbero essere a conoscenza del fatto che si possono cancellare solamente i dati positivi, e non anche quelli negativi, senza sostenere alcun costo.
Per porre un freno a questi inganni in cui i consumatori possono inavvertitamente cadere, da circa tre anni è operativo l’ Arbitro Bancario Finanziario (ABF), che ha il compito di risolvere in modo stragiudiziale le controversie tra consumatori, banche e altri intermediari che riguardano operazioni e servizi bancari, tra cui rientrano anche i prestiti e il credito al consumo.
Ai consumatori non resta che essere correttamente informati su tutto ciò che riguarda il mondo del credito al consumo. Chi volesse chiedere un finanziamento può trovare un valido aiuto nei siti di confronto come SuperMoney, che consente di comparare le offerte migliori di prestiti on line e classici di numerosi istituti di credito come Barclays, Agos Ducato, Compass e tantissimi altri.
Tutto ha avuto inizio da un' indagine realizzata dalla Commissione Europea all’ inizio del 2012, dalla quale è emerso che due terzi dei siti di credito al consumo esaminati (circa il 70%) non rispettava le norme vigenti in materia di trasparenza e corretta informazione al cliente. In Italia, in particolare, su 15 siti esaminati soltanto 3 sono risultati idonei alla direttiva comunitaria adottata per disciplinare il credito al consumo. A tal proposito è intervenuto Massimiliano Dona, Segretario generale dell’ Unione Nazionale dei Consumatori, il quale ha spiegato come i consumatori spesso finiscano vittime di un inganno, quando puntano con estrema fiducia su prodotti che promettono “pagamenti a rate con interessi pari a zero”, senza, aggiungere nello specifico che si tratta del TAN e non del TAEG.
Oggetto di discussione nel corso del seminario è stato anche un altro punto:
- nel momento in cui i consumatori stipulano un contratto di credito al consumo vengono automaticamente riconosciuti come debitori e i loro dati vengono inseriti in una banca dati consultabile da diversi soggetti, dalle finanziarie agli intermediari.
Logicamente esiste anche chi se ne approfitta della situazione ed in questo caso promette di cancellare i dati registrati in cambio di un buon compenso remunerativo, che in determinate circostanze può arrivare a cifre di diverse migliaia di euro. In realtà, i consumatori dovrebbero essere a conoscenza del fatto che si possono cancellare solamente i dati positivi, e non anche quelli negativi, senza sostenere alcun costo.
Per porre un freno a questi inganni in cui i consumatori possono inavvertitamente cadere, da circa tre anni è operativo l’ Arbitro Bancario Finanziario (ABF), che ha il compito di risolvere in modo stragiudiziale le controversie tra consumatori, banche e altri intermediari che riguardano operazioni e servizi bancari, tra cui rientrano anche i prestiti e il credito al consumo.
Ai consumatori non resta che essere correttamente informati su tutto ciò che riguarda il mondo del credito al consumo. Chi volesse chiedere un finanziamento può trovare un valido aiuto nei siti di confronto come SuperMoney, che consente di comparare le offerte migliori di prestiti on line e classici di numerosi istituti di credito come Barclays, Agos Ducato, Compass e tantissimi altri.
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