Come difendersi dal phishing

In futuro, anche in virtù della crescente digitalizzazione dei dati personali ed anche (e soprattutto) delle sostanze finanziarie di ogni individuo, dovremo abituarci ad immaginare i ladri seduti davanti ad un pc, connessi ad internet e magari operanti dall’altro capo del mondo. I dati parlano chiaro. Le truffe collegate ai conti online ed alle carte di credito sono in aumento e nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di raggiri che utilizzano la ben nota tecnica del “phishing”, dall’inglese “pescare”. Il funzionamento è molto semplice: ad ignari clienti vengono inviate email o sms a nome della banca presso la quale è acceso il conto corrente o è attiva una carta di credito; in questa comunicazione il sedicente istituto richiede al cliente di fornire i propri dati di accesso online per pratiche di ordine amministrativo. Questi messaggi si contraddistinguono per il linguaggio molto tecnico e per l’utilizzo (nel caso delle email) di loghi ed immagini originali della banca.


Chi “abbocca” al phishing, risponde in buona fede a quella che crede essere la propria banca fornendo, a quelli che invece sono dei veri e propri ladri, le credenziali con cui essi possono poi operare sul conto del cliente stesso o con la sua carta di credito.  Come proteggersi contro queste tecniche di furto innovative? Prima di tutto il consiglio è di affidarsi ai comparatori per il miglior conto corrente, che sia, non solo conveniente dal punto di vista economico, ma che offra anche sistemi di sicurezza al passo coi tempi. Ciò però non è sufficiente: ecco quindi alcune semplice regole per evitare di cadere in trappola.


Regola numero 1: non esiste una sola banca che invii richieste di dati all’utente ne per posta elettronica, ne su sms ne su posta ordinaria. Le credenziali vengono richieste all’utente solo quando egli spontaneamente accede al sito ufficiale della banca.


Da questo punto scaturisce la regola numero 2: accedere sempre da link ufficiali al proprio conto online o alla pagina di amministrazione della propria carta di credito, e non utilizzare mai i link forniti nelle email anche quando queste appaiono essere inviate dalla propria banca.


Regola numero 3: i pericoli sono tanti e non è poi così difficile cascarci, per cui diventa importante effettuare controlli periodici dei movimenti sul proprio conto o delle transazioni effettuate con la propria carta di credito.


Va infine sottolineato come anche gli istituti finanziari si stanno ben attrezzando contro il phishing, ad esempio fornendo agli utenti chiavette con codici a scadenza che possono essere utilizzati solo in un certo lasso di tempo, o tramite l’invio di codici di sicurezza supplementari via sms. In ogni caso, laddove si avverta di essere stati raggirati, o di fronte ad un tentativo di truffa, è bene denunciare quanto prima l’accaduto alla propria banca ed alla Polizia Postale.

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