Taglio dei tassi Eurozona per mutui e prestiti a 0,75%

Oggi è una delle tante giornate più attese del 2012, visto che ci saranno i tagli dei tassi di interesse relativi all'Eurozona per ben 1/4 di punto; infatti secondo gli esperti si dovrebbe raggiungere un nuovo minimo storico, pari allo 0,75%.


Anche secondo Mario Draghi e tutti gli esperti della Banca Centrale Europea, oggi è una giornata importante, a tal punto da esprimere queste parole:




“Ci aspettiamo un intervento modesto a livello monetario da parte della Bce, cioè un abbassamento di 25 punti base del costo del denaro”,



Proprio per questo motivo, oggi, moltissimi cittadini aspettano l'esito dei tassi di interessi; i quali verranno presentati e discussi durante la conferenza stampa da Mario Draghi.




MA PERCHÉ ABBASSARE I TASSI DELL'EUROZONA?


Abbassare i tassi d’interesse dell' eurozona, porterebbe anche ad una diminuzione del costo del denaro, che in questo caso andrebbe ad agevolare moltissime famiglie italiane, pronte a richiedere un prestito o un mutuo. Infatti secondo le banche un minor costo del denaro, sarà uguale ad un minore costo per i finanziamenti.


Naturalmente questi tagli sono stati decisi, per via del continuo calo sulle richieste dei finanziamenti e anche per la situazione attuale, che vede: spread altissimi e credit crunch (problemi che hanno messo in ginocchio milioni di famiglie e imprese dal 2011 ad oggi).



CI SARANNO MIGLIORAMENTI CON IL TAGLIO DEI TASSI?


Sicuramente, il taglio dei tassi favorirà moltissimi prodotti, come ad esempio, quelli a tasso di interesse variabile. Analizziamo i dati secondo la seguente tabella:


A Gennaio scorso le percentuali erano a quota 1,3%, oggi l’Euribor 3 mesi è sceso di circa la metà, portandosi allo 0,65%;


Il tasso interbancario 9 mesi ha subito anche lui una forte caduta, portandosi  allo 0,9%.



MA QUESTO COSA VUOL DIRE ?


Semplice, se nell'anno 2011, una famiglia italiana doveva pagare la propria casa tramite mutuo e richiedeva alla banca un prestito di centomila euro, con tasso di interesse variabile e scadenza prefissata a 25 anni, il costo da pagare sarebbe stato molto elevato; mentre adesso un mutuatario andrebbe a pagare 500 euro, quindi circa 25 euro in meno rispetto al 2011.


Non ci resta che aspettare la conferenza stampa di oggi indetta da Mario Draghi e capire realmente, se le cose cambieranno. ci chiediamo questo perchè da parte di molti italiani ed analisti è presente uno spiraglio di speranza, mentre dall'altra parte pensano ancora alla recessione che ha reso in questo periodo difficile la situazioni, soprattutto per quanto riguarda i conti pubblici dei paesi super indebitati.


Quindi quello che pensiamo noi e credo tutti e vedere un governatore pronto e risoluto, in grado di prendere in mano la situazione e cambiare, almeno nel limite del possibile, le sorti di questa Europa ormai fortemente colpita da una crisi finanziaria.

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