Il risanamento del debito lo paga chi ha un reddito fisso
Risanamento debito pubblico
Secondo le ultime notizie offerte dal giornale “pensionati.cisl.it” è stato indicato che i cittadini sono stufi di questa continua crisi che sta colpendo le famiglie italiane a reddito fisso da ormai 20 anni. Le famiglie che mettono in risalto le proprie lamentele sono quelle dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, stufe e stremate da un Italia così in difficoltà, dove hanno vissuto fino ad ora tirando la cinghia.
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A queste continue lamentele si aggiunge anche la Banca d’ Italia che, osservando i dati sui redditi dei cittadini italiani, si è resa conto che bisognerà presto provvedere alla risoluzione dei problemi con dure e notevoli riflessioni. Anche il segretario Gigi Bonfanti della Federazione Nazionale Pensionati, esprime il suo malcontento nei confronti di un governo che fino a poco tempo fa non ha fatto altro che risanare i conti dello Stato a spese dei più deboli omogeneizzando le pensioni sopra i 1400euro lordi e obbligando di conseguenza l’ uso delle carte elettroniche per ritirare la propria pensione; il tutto però senza toccare le rendite, i costi e i privilegi della politica.
DATI OFFERTI DA BANKITALIA :
Analizzando i dati risalenti al 1991 e confrontandoli con quelli del 2010 è possibile notare che il reddito delle famiglie italiane è sceso di un buon 2,4%. Sono stati scelti i seguenti anni, non a caso, perché in questo modo si riesce a dedurre che i lavoratori dipendenti e i pensionati negli anni ’90 hanno pagato il risanamento per consentire all’ Italia di entrare nell’ euro e oggi, la storia si ripete, visto che Monti ha deciso di far pagare sempre alle stesse categorie di persone un nuovo risanamento per permetterci di restare nell’ euro.
continua la seconda parte: Risanamento debito pubblico e indebitamento parta seconda
Secondo le ultime notizie offerte dal giornale “pensionati.cisl.it” è stato indicato che i cittadini sono stufi di questa continua crisi che sta colpendo le famiglie italiane a reddito fisso da ormai 20 anni. Le famiglie che mettono in risalto le proprie lamentele sono quelle dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, stufe e stremate da un Italia così in difficoltà, dove hanno vissuto fino ad ora tirando la cinghia.
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A queste continue lamentele si aggiunge anche la Banca d’ Italia che, osservando i dati sui redditi dei cittadini italiani, si è resa conto che bisognerà presto provvedere alla risoluzione dei problemi con dure e notevoli riflessioni. Anche il segretario Gigi Bonfanti della Federazione Nazionale Pensionati, esprime il suo malcontento nei confronti di un governo che fino a poco tempo fa non ha fatto altro che risanare i conti dello Stato a spese dei più deboli omogeneizzando le pensioni sopra i 1400euro lordi e obbligando di conseguenza l’ uso delle carte elettroniche per ritirare la propria pensione; il tutto però senza toccare le rendite, i costi e i privilegi della politica.
DATI OFFERTI DA BANKITALIA :
Analizzando i dati risalenti al 1991 e confrontandoli con quelli del 2010 è possibile notare che il reddito delle famiglie italiane è sceso di un buon 2,4%. Sono stati scelti i seguenti anni, non a caso, perché in questo modo si riesce a dedurre che i lavoratori dipendenti e i pensionati negli anni ’90 hanno pagato il risanamento per consentire all’ Italia di entrare nell’ euro e oggi, la storia si ripete, visto che Monti ha deciso di far pagare sempre alle stesse categorie di persone un nuovo risanamento per permetterci di restare nell’ euro.
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