Cessione quinto per pensionati e dipendenti in tempo di crisi economica

CESSIONE DEL QUINTO


La cessione del quinto è senza dubbio una delle forme di prestiti non finalizzati più utilizzate in questo periodo di crisi economica, poiché, oltre al fatto di avere una tempistica di rilascio estremamente rapida, non richiede garanzie né immobiliari né di altro genere per essere erogato.


Questo è possibile in quanto la cessione del quinto si traduce in concreto con l’ addebito diretto sulla propria busta paga dell’ importo della rata di rimborso mensile, la quale, per legge, non può superare la quinta parte del proprio stipendio. Dunque l’ unica vera garanzia di solvibilità richiesta dall’ istituto di credito che eroga il prestito con cessione del quinto è un contratto di lavoro stabile, ovvero a tempo indeterminato.


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A richiedere un prestito con cessione del quinto inizialmente erano solo i dipendenti o pensionati pubblici e statali, poiché solo a loro era concesso tale privilegio; questo vantaggio era dettato dal fatto che avendo come datore di lavoro lo stato o un ente pubblico, il rischio fallimento dello stesso era praticamente inesistente. Da qualche anno invece la cessione del quinto è diventata accessibile anche ai lavoratori dipendenti di aziende private.


Rimane comunque una distinzione di fondo tra le due categorie di lavoratori: i dipendenti pubblici o privati non possono vedersi rifiutato da parte del proprio datore di lavoro la possibilità di accesso alla cessione del quinto, poiché esiste una specifica norma di legge che lo prevede. Per le aziende private, esse devono rispondere a requisiti di capitale e numero dipendenti per poter essere accreditate a intervenire come attrici attive nei prestiti con cessione del quinto.


È importante anche sottolineare come la peculiarità della cessione del quinto, ovvero il suo basarsi sulla semplice garanzia di un lavoro stabile, permetta l’accesso ai prestiti anche a quelle categorie che sono tagliate fuori dal mondo dei finanziamenti, ovvero i cattivi pagatori e i protestati.  Se si risulta segnalati presso le centrali di rischio, questo non inficia la domanda di prestito cessione del quinto se si è in possesso di un lavoro stabile.


La durata di un prestito non finalizzato con cessione del quinto può arrivare fino a  un massimo di 120 rate con la possibilità di rinnovare il finanziamento. Ogni rata non può superare il 20% dello stipendio netto mensile e viene trattenuta direttamente dal datore di lavoro.


La cessione del quinto ad oggi è diventata un prestito sicuro e comodo.

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