Finanziamenti alle imprese: novità mutui nel Decreto Sviluppo

FINANZIAMENTI  IMPRESE


I mutui alle imprese sono tra i finanziamenti più importanti per l' economia di un paese: ovvio quindi che siano sempre al centro di dibattiti e iniziative; infatti Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, ha di recente lanciato un appello per richiedere che una norma del recente Decreto Sviluppo del Governo, la quale concede alle banche di poter derogare, durante la vita del mutuo ad una impresa, alle regole del Testo unico delle norme bancarie sulle modalità di cambiamenti unilaterali delle condizioni contrattuali, venga cambiata in modo che appunto non sia possibile per gli istituti di credito di mutare le condizioni del mutuo (come accade per i consumatori e le micro-imprese).

Il Governo ha risposto positivamente e si appresta a produrre un emendamento al Decreto Sviluppo sulle basi del raggiunto accordo tra banche e imprese.

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Si cercherà quindi di far fronte ad una situazione che vede da una parte le imprese, piccole medie e grandi, che temono le modificazioni unilaterali del contratto di mutuo soprattuto per quel che riguarda ovviamente i tassi di interesse, dall' altra le banche che sono alle prese con una congiuntura finanziaria non favorevole.

Le indicazioni che emergono quindi in merito alla situazione dei mutui alle imprese sono che innanzi tutto verrà abolita la norma che prevede per i mutui erogati entro la data di entrata in vigore del Decreto Sviluppo (13 maggio 2011), che le società di credito comunichino entro il 30 giugno eventuali modifiche che si ritengono accettate se il cliente non recede entro 60 giorni dall' avvenuta comunicazione; poi si pensa ad introdurre un 'covenant', ovvero un accordo che preveda per i nuovi mutui alle imprese (di lunga durata) che le parti indichino già in sede di contratto quali clausole si possono poi modificare durante il piano di ammortamento: nelle nuove norme insomma, si vorrebbero prevedere con buona approssimazione quali condizioni ed eventi economici possano portare a modfiiche dei tassi di interesse (ed in ogni caso che devono essere approvati dal mutuatario che può poi recedere).

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