Deposito a risparmio: il 20% delle famiglie italiane ne ha uno
Quando parliamo di deposito al risparmio, siamo di fronte a un’operazione bancaria, in un certo senso un po’ “datata”, in quanto e stata recentemente sostituita, si potrebbe dire anche accompagnata, da altre forme di risparmio. Evidentemente siamo di fronte ad una forma di deposito ma soprattutto a una forma di investimento, che consente al soggetto che dispone di queste somme, di poter accantonare delle risorse e poterle in qualche modo utilizzare in un secondo momento.
Deposito al risparmio: il libretto
Spesso il deposito al risparmio e accompagnato da un libretto, dove vengono annotate tutte le varie operazioni. Il libretto può essere libero al portatore, oppure può avere un nome. In questa parte sta il vero vantaggio rispetto alle altre forme più innovative, infatti, con il conto deposito è possibile segnare in un libretto l’operazione e trasferirlo da un soggetto all’altro, ottenendo una disponibilità nel conto.
Ovviamente i depositi al risparmio hanno sempre una loro funzione, ancorché stia diminuendo il peso dalla raccolta bancaria.
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