Assicurazione auto: i partiti chiedono l’ obbligo di plurimandato
PD e PDL avrebbero trovato un accordo per introdurre nel Decreto Liberalizzazioni l’ obbligo di plurimandato per gli agenti assicurativi. Se la proposta di emendamento diventerà legge, gli intermediari del settore dell’ assicurazione auto dovranno non solo presentare i preventivi di almeno tre compagnie assicurative, così come attualmente previsto dal provvedimento ministeriale (articolo 34), ma anche vendere le polizze di almeno tre società concorrenti.
La decisione di rendere il plurimandato obbligatorio, emersa a margine di un incontro tenutosi la settimana scorsa fra PD e PDL per discutere gli emendamenti al Dl liberalizzazioni, è scaturita in seguito alle osservazioni che Giovanni Pitruzzella, Garante della Concorrenza e del Mercato, ha fatto in Parlamento relativamente all’ articolo 34 del Decreto. Secondo Pitruzzella, l’ articolo che prevede in capo alle imprese di assicurazione l’ obbligo di presentare ai potenziali clienti i preventivi di almeno tre compagnie non incentiverebbe la concorrenza, in un mercato in cui i primi cinque gruppi assicurativi che operano nel ramo danni controllano il 70% delle vendite. Per questo motivo, i due più grandi partiti del Paese vogliono reintrodurre l’ obbligo di multi-mandato.
L’ accordo tra PD e PDL potrebbe avere conseguenze notevoli per il settore delle assicurazioni auto: se la proposta venisse accolta e diventasse legge, il potere commerciale (insieme a una notevole parte dei margini) finirebbe in mano agli agenti di vendita. In questo quadro le compagnie di assicurazione si limiterebbero esclusivamente a “sfornare” nuovi prodotti.
Secondo le previsioni di PD e PDL, l’ obbligo del plurimandato contribuirà a stimolare una libera concorrenza tra le diverse compagnie assicurative. Gli agenti di assicurazione riuniti nello Sna (Sindacato nazionale agenti di assicurazione, che raccoglie circa 7 mila professionisti) hanno accolto positivamente le liberalizzazioni e sarebbero favorevoli anche al plurimandato obbligatorio. Questa ipotesi non mette, però, tutti d’ accordo. I consumatori temono che, in caso di approvazione della proposta dei due maggiori partiti nazionali, il “potere” si concentrerà esclusivamente nelle mani degli agenti assicurativi e non più delle compagnie, più controllabili e sottoposte a severe norme giuridiche. Se nel mondo anglosassone il plurimandato ha mostrato risultati straordinari, perché è il cliente che paga il proprio broker per individuare l’ offerta più vantaggiosa sul mercato, in Italia la situazione è molto diversa perché da noi gli agenti sono retribuiti dalle stesse compagnie di assicurazione. Di conseguenza il plurimandato potrebbe tradursi in maggiori costi di distribuzione.
Intanto le compagnie di assicurazione stanno studiando dei metodi per adeguarsi alla normativa in modo rapido e non troppo oneroso. Da una parte, le società assicurative potrebbero decidere di accordarsi tra loro creando delle partnership per la distribuzione, in modo da garantire la trasparenza e minimizzare l’ impatto commerciale. Si tratta, tuttavia, di un’ operazione complessa, che implica un’ attenta analisi del mercato per individuare partner che siano in linea con le proprie esigenze tecniche e commerciali.
In alternativa, le Compagnie potrebbero dotare gli agenti di un sistema informatico centrale che permetta di gestire la multi-preventivazione in maniera flessibile, attraverso uno strumento “web based” che permetta di ottenere preventivi trasparenti e aggiornati in tempo reale, personalizzabili da ogni singola compagnia. Un simile strumento è già stato implementato dall’ operatore indipendente SuperMoney, portale leader per il confronto di assicurazioni on line e altri prodotti, che ha realizzato un sistema di multi-preventivazione per permettere alle compagnie di adeguarsi alla nuova legge in modo rapido e senza importanti investimenti IT.
La decisione di rendere il plurimandato obbligatorio, emersa a margine di un incontro tenutosi la settimana scorsa fra PD e PDL per discutere gli emendamenti al Dl liberalizzazioni, è scaturita in seguito alle osservazioni che Giovanni Pitruzzella, Garante della Concorrenza e del Mercato, ha fatto in Parlamento relativamente all’ articolo 34 del Decreto. Secondo Pitruzzella, l’ articolo che prevede in capo alle imprese di assicurazione l’ obbligo di presentare ai potenziali clienti i preventivi di almeno tre compagnie non incentiverebbe la concorrenza, in un mercato in cui i primi cinque gruppi assicurativi che operano nel ramo danni controllano il 70% delle vendite. Per questo motivo, i due più grandi partiti del Paese vogliono reintrodurre l’ obbligo di multi-mandato.
L’ accordo tra PD e PDL potrebbe avere conseguenze notevoli per il settore delle assicurazioni auto: se la proposta venisse accolta e diventasse legge, il potere commerciale (insieme a una notevole parte dei margini) finirebbe in mano agli agenti di vendita. In questo quadro le compagnie di assicurazione si limiterebbero esclusivamente a “sfornare” nuovi prodotti.
Secondo le previsioni di PD e PDL, l’ obbligo del plurimandato contribuirà a stimolare una libera concorrenza tra le diverse compagnie assicurative. Gli agenti di assicurazione riuniti nello Sna (Sindacato nazionale agenti di assicurazione, che raccoglie circa 7 mila professionisti) hanno accolto positivamente le liberalizzazioni e sarebbero favorevoli anche al plurimandato obbligatorio. Questa ipotesi non mette, però, tutti d’ accordo. I consumatori temono che, in caso di approvazione della proposta dei due maggiori partiti nazionali, il “potere” si concentrerà esclusivamente nelle mani degli agenti assicurativi e non più delle compagnie, più controllabili e sottoposte a severe norme giuridiche. Se nel mondo anglosassone il plurimandato ha mostrato risultati straordinari, perché è il cliente che paga il proprio broker per individuare l’ offerta più vantaggiosa sul mercato, in Italia la situazione è molto diversa perché da noi gli agenti sono retribuiti dalle stesse compagnie di assicurazione. Di conseguenza il plurimandato potrebbe tradursi in maggiori costi di distribuzione.
Intanto le compagnie di assicurazione stanno studiando dei metodi per adeguarsi alla normativa in modo rapido e non troppo oneroso. Da una parte, le società assicurative potrebbero decidere di accordarsi tra loro creando delle partnership per la distribuzione, in modo da garantire la trasparenza e minimizzare l’ impatto commerciale. Si tratta, tuttavia, di un’ operazione complessa, che implica un’ attenta analisi del mercato per individuare partner che siano in linea con le proprie esigenze tecniche e commerciali.
In alternativa, le Compagnie potrebbero dotare gli agenti di un sistema informatico centrale che permetta di gestire la multi-preventivazione in maniera flessibile, attraverso uno strumento “web based” che permetta di ottenere preventivi trasparenti e aggiornati in tempo reale, personalizzabili da ogni singola compagnia. Un simile strumento è già stato implementato dall’ operatore indipendente SuperMoney, portale leader per il confronto di assicurazioni on line e altri prodotti, che ha realizzato un sistema di multi-preventivazione per permettere alle compagnie di adeguarsi alla nuova legge in modo rapido e senza importanti investimenti IT.
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