Cassa Integrazione in Italia
Cassa Integrazione
“Dopo aver messo fine al governo Berlusconi adesso c'è bisogno di decisioni politiche”, in questo modo, il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, commenta il preoccupante numero di ore di cassa integrazione registrate dal 2008 ad oggi.
In tutto 3 miliardi e 300 milioni: 160 ore di cassa ordinaria (cigo) e circa 2 miliardi e 122 milioni di ore tra quella straordinaria (cigs) e in deroga (cigd). Ore che hanno inciso sul salario di oltre 500 mila lavoratori per 11,4 miliardi di euro. Se si fanno i conti sono circa 22 mila euro in meno sul salario di ciascuno.
E’ una fotografia “drammatica” dell’ Italia, che colpisce in particolar modo le regioni del nord (Lombardia e Piemonte) e il Lazio, dove si concentra la maggior parte dell’ attività industriale italiana.
[ADSENSE]
Sebbene dall’ ultima rilevazione di ottobre si sia registrato un lieve calo, rispetto al mese precedente, della cassa integrazione ordinaria (-14,50%) e in deroga (- 8,86%), è forte, secondo il sindacato, “il rischio per il prossimo anno di un micidiale mix fatto di stagnazione e disoccupazione”. Cresce infatti il numero delle aziende che si affidano ai decreti di cassa integrazione straordinaria (+3,5%), provocando un aumento della cigs del 6,78%.
“Essendo l’ utilizzo della cassa integrazione un termometro per misurare la febbre” - sostiene il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy –“sarebbe riduttivo soffermarsi solo sulle pur necessarie strumentazioni di difesa del reddito dei lavoratori colpiti dalle crisi aziendali. Il tema principale è, senza dubbio, quello della crescita e della ripresa: sostegno alle imprese, all’ innovazione ma, soprattutto, ripresa del consumo”.
A queste si aggiungono le parole di Vincenzo Scudiere, che ricordando la manifestazione della Cgil in programma per il 3 dicembre in piazza San
Giovanni a Roma, commenta: “Il nuovo governo deve rispondere a Bruxelles con il lavoro: introduca una patrimoniale e metta al centro l'occupazione a partire da quella giovanile”.
Approfondimenti: prestiti on line e INPDAP prestiti
“Dopo aver messo fine al governo Berlusconi adesso c'è bisogno di decisioni politiche”, in questo modo, il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, commenta il preoccupante numero di ore di cassa integrazione registrate dal 2008 ad oggi.
In tutto 3 miliardi e 300 milioni: 160 ore di cassa ordinaria (cigo) e circa 2 miliardi e 122 milioni di ore tra quella straordinaria (cigs) e in deroga (cigd). Ore che hanno inciso sul salario di oltre 500 mila lavoratori per 11,4 miliardi di euro. Se si fanno i conti sono circa 22 mila euro in meno sul salario di ciascuno.
E’ una fotografia “drammatica” dell’ Italia, che colpisce in particolar modo le regioni del nord (Lombardia e Piemonte) e il Lazio, dove si concentra la maggior parte dell’ attività industriale italiana.
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Sebbene dall’ ultima rilevazione di ottobre si sia registrato un lieve calo, rispetto al mese precedente, della cassa integrazione ordinaria (-14,50%) e in deroga (- 8,86%), è forte, secondo il sindacato, “il rischio per il prossimo anno di un micidiale mix fatto di stagnazione e disoccupazione”. Cresce infatti il numero delle aziende che si affidano ai decreti di cassa integrazione straordinaria (+3,5%), provocando un aumento della cigs del 6,78%.
“Essendo l’ utilizzo della cassa integrazione un termometro per misurare la febbre” - sostiene il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy –“sarebbe riduttivo soffermarsi solo sulle pur necessarie strumentazioni di difesa del reddito dei lavoratori colpiti dalle crisi aziendali. Il tema principale è, senza dubbio, quello della crescita e della ripresa: sostegno alle imprese, all’ innovazione ma, soprattutto, ripresa del consumo”.
A queste si aggiungono le parole di Vincenzo Scudiere, che ricordando la manifestazione della Cgil in programma per il 3 dicembre in piazza San
Giovanni a Roma, commenta: “Il nuovo governo deve rispondere a Bruxelles con il lavoro: introduca una patrimoniale e metta al centro l'occupazione a partire da quella giovanile”.
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