Banche on line perchè sceglierle, c'è sicurezza? (guida parte seconda)

BANCA ON LINE :



Nella seconda parte di questo articolo affronteremo le principali tipologie di attacchi da parte degli hackers o truffatori e che minano la sicurezza delle banche on line.


PHISHING:


Il phishing è un altro problema reale legato alla sicurezza; molti utenti che non hanno dimestichezza con Internet, rispondono alle mail di phishing cioè a quelle mail che specificano un premio in denaro che per essere riscosso ha bisogno del numero di conto e della password. I truffatori oggigiorno non passano il tempo con programmi pirati che tentano di forzare il sistema, bensì utilizzano queste mail per adescare i più ingenui; mail che hanno ottime probabilità di riuscita.


È bene ricordarsi quindi che tutti i sistemi, anche quelli più sicuri, verranno meno qualora sarà l' utente stesso a fornire i propri dati d' accesso alla banca.


KEYLOGGERS:


Un altro problema è rappresentato dai cosiddetti Keyloggers, dei truffatori che entrano nel tuo pc qualora tu stessi effettuando l' accesso all' home banking. I più moderni utilizzano dei sofisticati programmi che riescono a criptare tutto quello che stai digitando sulla tastiera del pc, virus Trojan che riescono a catturare molteplici immagini del tuo schermo da trasmettere all' hacker.


A questo punto tratterò le principali difese adottate dai vari istituti di credito per contrastare le incursioni dei truffatori informatici.


TOKEN SECURITY:


Questo sistema di sicurezza è sicuramente più evoluto rispetto a quelli tradizionalmente utilizzati, ma anch' esso non è totalmente sicuro. Questo sistema è in grado di generare ogni 30 secondi un nuovo codice a sei cifre, ma a nulla valgono questi cambi se è l' utente stesso a rispondere ad una mail di phishing perchè in questo caso l' hacker ha comunque un margine di tempo per tentare  l' accesso ed entrare. Anche in caso di perdita non si è totalmente protetti perchè anche se si utilizza il codice pin che è noto solo al proprietario del conto, è anche vero però che moltissimi token riportano il logo dell' istituto bancario a cui appartengono, perciò per il truffatore diventerà relativamente semplice poi scoprire dove si ha un conto corrente aperto.


CELLULARE:


Questo metodo sicuramente è uno tra quelli più sicuri e che verranno maggiormente utilizzati in futuro, in quanto il proprietario del conto riceverà un sms in tempo reale che dovrà utilizzare per poter effettuare l' accesso al proprio home banking. L'obbiettivo tuttavia sarebbe sostituire completamente delle carte scritte durante l' accesso in banca. Molte banche (soprattutto straniere) si sono già convertite a questo metodo, e si ritengono soddisfatte della scelta ma, a parer mio, c'è anche un potenziale di rischio da considerare, in quanto con l' avvento del cellulare, si sono verificati molti furti e moltissime duplicazioni di sim, con il rischio che quando un messaggio compaia sul cellulare del cliente, in contemporanea compaia anche su quello del truffatore.


È bene infine ricordare che l' hacker ha il potere di insinuarsi nei siti facendosi da parte e registrando tuttee le varie transazioni tra la banca e i propri clienti, per poter colpire al momento opportuno; perciò l' utilizzo dei certificati per autenticare il server della banca e crittografare le comunicazioni (a questo proposito è bene controllare sempre che sia presente il lucchetto nel browser), diventano un requisito fondamentale.


Per chi volesse leggere la prima parte dell' articolo: sicurezza banche parte prima

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