I Rimborsi Iva vanno direttamente nella comunicazione annuale
All’ avviarsi dell’ imminente 1 febbraio 2011, nell’ argomento dei rimborsi sull’ imposta sul valore aggiunto (Iva), entra in funzione una grande novità.
A renderlo presente, in consenso con una comunicazione ufficiale emessa nei giorni trascorsi dall’ Agenzia delle Entrate, è stata Equitalia nel definire nel modo in cui parte dalla data su segnalata i contribuenti ai fini dell’istanza di rimborso Iva non presenteranno, nel modo in cui avviene così ora, il modulo cartaceo all’agente della incasso.
[ADSENSE2] Il rimborso Iva, difatti, avrà i mezzi di chiedere in sede di dichiarazione Iva annuale nel recente modello dove è intervenuto il nuovo quadro VR.
Per quel che comporta piuttosto le rateazioni di debiti tributari, rammentiamo che su richiesta del contribuente l’ addetto della riscossione può stimare e accordare il compenso a rate delle somme iscritte a ruolo.
Di caratteristico, questo può avere luogo quando il contribuente si scopre in una condizione di realistica e concreta problematicità; la rateazione può durare persino a ben sei anni, con pagamento suddiviso in 72 rate mensili.
A partire dal attimo in cui il contribuente consegue la dilazione di pagamento, necessita fare tanta ma parecchia concentrazione nel portare rispetto alle scadenze di pagamento.
Se la prima rata non viene pagata, o invece se non si pagano le due rate consecutive, il beneficio della rateazione declina automaticamente e, perciò, il contribuente deve dare nuovamente pegno tutto in un’unica soluzione e ricompare ad essere soggetto delle procedure costrittive e obbligate della macchina della riscossione.
Riguardo all’ argomento della rateazione, rammentiamo che procedono applicati gli interessi a seguito della formula del piano di ammortamento a graduato; le rate, difatti, conseguono essere fondate da una quota capitale in aumento e da una quota interessi che, al contrario, tende a poco a poco a diminuire.
Per approfondimenti si può consultare il sito www.agenziaentrate.gov.it
A renderlo presente, in consenso con una comunicazione ufficiale emessa nei giorni trascorsi dall’ Agenzia delle Entrate, è stata Equitalia nel definire nel modo in cui parte dalla data su segnalata i contribuenti ai fini dell’istanza di rimborso Iva non presenteranno, nel modo in cui avviene così ora, il modulo cartaceo all’agente della incasso.
[ADSENSE2] Il rimborso Iva, difatti, avrà i mezzi di chiedere in sede di dichiarazione Iva annuale nel recente modello dove è intervenuto il nuovo quadro VR.
Per quel che comporta piuttosto le rateazioni di debiti tributari, rammentiamo che su richiesta del contribuente l’ addetto della riscossione può stimare e accordare il compenso a rate delle somme iscritte a ruolo.
Di caratteristico, questo può avere luogo quando il contribuente si scopre in una condizione di realistica e concreta problematicità; la rateazione può durare persino a ben sei anni, con pagamento suddiviso in 72 rate mensili.
A partire dal attimo in cui il contribuente consegue la dilazione di pagamento, necessita fare tanta ma parecchia concentrazione nel portare rispetto alle scadenze di pagamento.
Se la prima rata non viene pagata, o invece se non si pagano le due rate consecutive, il beneficio della rateazione declina automaticamente e, perciò, il contribuente deve dare nuovamente pegno tutto in un’unica soluzione e ricompare ad essere soggetto delle procedure costrittive e obbligate della macchina della riscossione.
Riguardo all’ argomento della rateazione, rammentiamo che procedono applicati gli interessi a seguito della formula del piano di ammortamento a graduato; le rate, difatti, conseguono essere fondate da una quota capitale in aumento e da una quota interessi che, al contrario, tende a poco a poco a diminuire.
Per approfondimenti si può consultare il sito www.agenziaentrate.gov.it
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