Guida Mutui online: Le agevolazioni fiscali

MUTUO E AGEVOLAZIONI FISCALI


Nella circostanza di mutui conclusi nel 1997 per la conservazione o riordino è detraibile dall’ imposta sul guadagno complessivo un ammontare pari al 19% dei successivi oneri:




  • >   Interessi passivi

  • >   Oneri accessori

  • >   Quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione.


La detrazione è tollerata a obbligo che i lavori abbiano inizio nei sei mesi precedenti o consecutivi alla data di stipulazione del contratto di mutuo e che l'unità immobiliare sia destinata ad abitazione principale entro sei mesi dalla scadenza dei predetti lavori.




L' importo estremo su cui quantificare la detrazione del 19% è di 2.582,28 euro.


Nell'eventualità di lavori di ristrutturazione è concepibile detrarre (in dieci anni) dall' IRPEF lorda il 36% delle quote sopportate per i lavori di manutenzione ordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione e altre opere per sicurezza, risparmio energetico e rimozione delle barriere architettoniche. Le spese dovranno essere verificate secondo quanto ordinato dalla Legge Finanziaria.


La detrazione può avere luogo in cinque anni se il beneficiato ha più di settantacinque anni, e in tre se ha ottanta anni. Tali periodi ridotti sono validi all’ adempimento degli anni, quindi è possibile avere in beneficio anche negli anni seguenti ai lavori.


L’ agevolazione prevede oltre a ciò la diminuzione dell’ IVA al 10% per i lavori realizzati, i materiali adoperati e gli eventuali beni rilevanti (cioè molto dispendiosi, come ascensori, caldaie, infissi, sanitari, impianti di condizionamento e di sicurezza, ecc). In caso di beni significativi, l’ aliquota del 10% si utilizza solo per la quota di spesa equivalente al costo della manodopera, durante il tempo in cui per la parte rimanente si applicava l’ aliquota normale del 20%.


[ADSENSE]La Legge Finanziaria 2008 ha prolungato l’ agevolazione per gli anni 2008, 2009 e 2010. L' agevolazione si utilizza per lavori completi entro il 31 Dicembre del singolo anno e su un totale cumulativo di spesa non maggiore ai 48.000 euro per ogni unità immobiliare, da suddividere tra gli eventuali beneficiari.


Se i lavori sono una continuazione d’interventi intrapresi l’anno antecedente, necessita tener conto anche in che quantità si è già speso nell’anno in precedenza per individuare il limite massimo dei 48.000 euro.


Se l’ immobile è stato restaurato dall’ impresa commerciante, l’ importo detraibile ha un duplice limite: i 48.000 euro e, in ogni modo, il 25% della spesa per l’ acquisto.


In caso di vendita, successione o donazione di un immobile sul quale sono stati fatti operazioni di ristrutturazione, il diritto ad avanzare con la detrazione delle rate non ancora usufruite passa al nuovo proprietario, se persona fisica.


Rimangono legittime le detrazioni stabilite negli antecedenti anni per i lavori di ristrutturazione realizzati e conclusi tra il 1998 e il 2006.

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